LABORATORIO

laboratory for grassroots and earthly politics
[from social ecology to post-ecology, by the way of political ecology]

LABORATORIO POLITICO DI ECOLOGIA
c/o
Caracol Olol Jackson | VICENZA, viale Crispi 46
incontri in progress, solitamente di giovedì sera

Sulla scorta di anni di lotte e proposte culturali su temi sociali e ambientali “nei territori occupati dal capitalismo, e non solo” – dove abitiamo e dai quali non “fuggiamo” – abbiamo deciso di proporre, come Caracol Olol Jackson (associazione di solidarietà sociale e centro sociale/culturale/ambulatorio popolare) e PFAS.land (collettivo di ricerca interdisciplinare nato nella terra contaminata da pfas, “into a critical_critical zone”), una proposta di riflessione e discussione sulle questioni che la crisi climatica e quella pandemica ci hanno brutalmente posto. Quelle cioè della sorte di molte specie viventi, compresa la nostra, e della loro messa in discussione, a partire dal posto e dal ruolo finora occupato. Per questo riteniamo necessario ridiscutere radicalmente il concetto di antropocentrismo nelle sue conseguenze pratiche, e cioè il distruttivo dominio che l’autodefinitosi Homo Sapiens ha riversato sul pianeta. È la storia del dominio dell’umano su ogni altro essere esistente, a cominciare dai rapporti di dominio all’interno della stessa specie umana, come quello di genere, di razza, di etnia, di classe, di religione, di cultura etc, che si sono poi riflessi nei rapporti economici e di sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dell’uomo sulla natura, nelle relazioni di forza e di potere che hanno contraddistinto la storia del mondo occidentale e dei suoi capitalismi, dei suoi nazionalismi e colonialismi, degli Stati nazionali e delle imprese multinazionali. Senza assolutamente minimizzare tutto ciò che la drammatica crisi climatica, ambientale e pandemica ci impone, ci proponiamo di concentrare la nostra attenzione su alcuni aspetti di sconvolgente attualità riguardanti il ruolo negativo che l’attività dell’essere umano come specie sta determinando sull’intero pianeta. Cercando tuttavia di distinguere, di comprendere e di sottolineare che modelli e responsabilità della crisi climatica hanno pesi e misure diverse, che il 71% delle emissioni di carbonio sono in mano a 100 grandi aziende e che l’1 per cento della popolazione mondiale possiede una ricchezza pari a quella del restante 99 per cento. Il tutto in una prospettiva ecologica e sociale che sappia riconoscere le responsabilità, le diversità, le molteplicità, per poter affrontare in modo critico il concetto stesso che segna la nostra epoca: l’Antropocene.

I vari incontri previsti saranno decisi di volta in volta, cercando di farne uno ogni tre settimane, preferibilmente di giovedì sera. Gli incontri potranno svolgersi al chiuso o all’aperto e prevedibilmente con un numero programmato di partecipanti, in epoca Covid. Il formato degli incontri è quello della sessione partecipata (jam session), ovvero sia dell’assemblea aperta a tutti, fondata sulla reciproca discussione, senza gerarchie, sperimentando pedagogie partecipative come questo stesso sito – laboratoriopolitico.org – vuole essere.

Uno degli obiettivi è portare fuori dalle accademie, dai luoghi del sapere costituito, dalle marginalità delle esperienze più significative, voci e testimonianze di grande importanza per i temi da noi curati, cercando di avvicinare soprattutto i giovani e tutta la cittadinanza verso un percorso di autoformazione partecipata in vista di una comune politica di base. Una “prima politica” per i territori, con percorsi di geografia concreta messi a disposizione una tantum, per meglio conoscerli, valorizzarli, difenderli.

Per questa sua particolare connessione “concreta”, tra teoria e pratica, ogni lemma del nostro sito sintetizza il nocciolo delle testimonianze, con delle CONSEGNE scritte a posteriori – nei giorni successivi all’incontro – rispondendo a due domande di base: COSA SIGNIFICA – COSA FARE. Per essere pronti alla comprensione e all’uso degli attivisti che seguono e condividono il nostro attivismo politico. Nel senso alto della parola POLITICA, che necessita di essere recuperata e riconfigurata. Non quindi una semplificazione, ma una prima accessibile e “memorabile” – da mettere a memoria – elaborazione pronta all’uso per tutti coloro che vogliono “attivarsi” per cambiare le cose, il sistema.

Naturalmente per noi resta importante incontrarsi in presenza, COSTRUIRE RELAZIONI E PARENTELE, CREARE COMUNANZE. Connettere persone, temi, discipline, territori.

Il Laboratorio nasce nel centenario della nascita di Murray Bookchin, pioniere dell’ecologia sociale e della democrazia diretta assembleare, anticipatore delle “dinamiche tardoclimatiche” del mondo contemporaneo, dell’ecofemminismo e del municipalismo libertario in Rojava. Dedicheremo a questi temi ampio spazio.

Per iscriversi o informazioni telefonare al numero 340.879.65.87       
mail eventi@caracarolol.it

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